L’Ictus emorragico è una condizione patologica conosciuta anche come emorragia cerebrale. Consiste nella perdita e nel conseguente accumulo di sangue nei tessuti encefalici dovuto alla rottura di vasi sanguigni. Questo accumulo pregiudica la funzione dei tessuti encefalici stessi. L’Ictus cerebrale si colloca tra le prime tre cause di morte nei paesi industrializzati e costituisce la principale causa di morte cardiovascolare in quasi tutti i paesi. Alcuni studi indicano che l’8-18% degli ictus è emorragico e circa l’80-87% degli ictus proviene da infarto ischemico.
Ictus emorragico: sintomi, cause e conseguenze
Dal punto di vista fisiopatologico le emorragie cerebrali si dividono principalmente in:
Emorragia intraparenchimale-ICH: Il sanguinamento si verifica direttamente nel parenchima cerebrale provocato dal danneggiamento di piccole arterie intracerebrali la cui causa principale è da imputare all’ipertensione arteriosa cronica. Altre cause includono diatesi emorragiche, emorragie iatrogene, amiloidosi cerebrale e abuso di cocaina. L’emorragia intracerebrale ha una predilezione per alcuni siti nel cervello, tra cui il talamo, il putamen, il cervelletto e il tronco cerebrale.
Emorragia atraumatica nello spazio subaracnoideo-ESA: La causa è la rottura di un aneurisma intracranico. Sono colpite più facilmente le donne rispetto agli uomini. Gli aneurismi sono dilatazioni focali delle arterie: quello a bacca (sacciforme) è il più frequentemente riscontrato; quest’ ultimo si presenta di solito alle biforcazioni vascolari, nel 90% dei casi all’interno della circolazione anteriore.

Ictus emorragico: sintomi, cause e conseguenze
Ictus emorragico: Cause
Le cause dell’Ictus emorragico sono:
- Ipertensione;
- Amiloidosi cerebrale;
- Coagulopatie;
- Terapia anticoagulante ;
- Terapia trombolitica per infarto miocardico acuto (MI) o ictus ischemico acuto (può causare una trasformazione emorragica iatrogena) ;
- Malformazione artero-venosa (MAV), aneurismi e altre malformazioni vascolari (angiomi venosi e cavernosi) ;
- Vasculite.
Ictus emorragico: sintomi, cause e conseguenze
I pazienti con emorragia intracerebrale hanno più probabilità di avere mal di testa, stato mentale alterato, convulsioni, nausea e vomito e ipertensione marcata rispetto a quelli con ictus ischemico. La maggior parte delle emorragie intracraniche e subaracnoidee sono caratterizzate da deficit neurologici focali. Il tipo di deficit dipende dall’area del cervello coinvolto.
Ictus emorragico: diagnosi
Per diagnosticare un ictus emorragico sono necessari esami di laboratorio che devono includere un esame emocromocitometrico completo, un pannello metabolico e, specialmente nei pazienti che assumono anticoagulanti orali, lo stato di coagulazione. Inoltre, una TC cerebrale risulta fondamentale nell’identificazione dell’ictus emorragico, in seguito una Risonanza Magnetica con mezzo di contrasto risulta utile, specialmente se si vuole approfondire la causa.
Ictus emorragico: il trattamento
Il trattamento dell’ictus emorragico dipende dal suo stato di gravità e dalla causa. Sono fondamentali il supporto vitale di base, il controllo del sanguinamento, la pressione arteriosa, le convulsioni, la pressione arteriosa e pressione intracranica. I farmaci solitamente utilizzati nel trattamento dell’ictus acuto sono:
- Anticonvulsivi (per prevenire eventuali crisi) ;
- Farmaci antipertensivi (per ridurre la pressione arteriosa) ;
- Diuretici osmotici (per diminuire la pressione intracranica nello spazio subaracnoideo).
Un potenziale trattamento per l’ictus emorragico è l’evacuazione chirurgica dell’ematoma. Il trattamento chirurgico è indicato in pazienti giovani, portatori di aneurismi del circolo anteriore, in caso di aneurismi non giganti e in tutti quei pazienti a basso rischio chirurgico.