Negli ultimi giorni si è molto parlato di Sam Ballard, il ragazzo australiano morto, otto anni dopo aver ingerito per una scommessa una lumaca. Il ragazzo, all’epoca 19enne, aveva contratto la meningite eosinofila ed era rimasto paralizzato. La larva era, infatti, passata dall’intestino al sangue ed infine al cervello. Ma cos’è la meningite eosinofila e soprattutto come si trasmette?
Meningite eosinofila: la malattia causata dalle lumache
La Meningite eosinofila è una malattia abbastanza rara causata principalmente dal parassita “Angiostrongylus cantonensis”, detto anche “verme del polmone del ratto”. Si tratta di un verme molto raro in Italia, lungo 2 centimetri. Le sue uova infestano i polmoni dei roditori. Attraverso le feci dei topi le uova vengono ingerite dalle lumache e così diventano larve.

Meningite eosinofila: la malattia causata dalle lumache
Meningite eosinofila: i principali sintomi
I principali sintomi dell’infezione sono: nausea, vomito, dolori addominali, cefalea e rigidità della nuca. Quando il parassita attacca il sistema nervoso centrale trasmette la meningite eosinofila che ha come conseguenza gravi stati di incoscienza, scarsa lucidità mentale e rallentamento progressivo dei riflessi. Le cure tendono solamente ad eliminare il parassita ma le lesioni restano comunque irreversibili. In casi gravi la malattia può portare alla totale perdita dei riflessi, ad una parziale paralisi, all’insufficienza respiratoria e all’atrofia muscolare ed anche a coma e morte. Per uccidere il parassita è fondamentale cuocere le lumache prima di ingerirle.
Meningite eosinofila: la cura
La meningite eosinofila viene curata attraverso la somministrazione di antiparassitari, analgesici e corticosteroide.